Prima puntata della rubrica “Un caffè con…” dedicata alle persone che animano la realtà di Caffè Milani. Ad aprire le danze l’amministratore delegato dell’azienda, Pierluigi Milani.
Dentro ogni caffè c’è un mondo. Le regioni assolate degli altopiani etiopi, l’ombra che rinfresca le fazende della Papua Nuova Guinea, i raggi solari del Brasile.
C’è un mondo anche dentro chi il caffè lo beve, lo produce, un mondo fatto di storie ed esperienze diverse.
Un caffè e mille prospettive: questo è il senso della rubrica “Un caffè con…”, una serie di interviste alla proprietà, al team e alle persone che vivono giorno per giorno la realtà di Caffè Milani.
La prima chiacchierata è con chi ha visto diventare grande l’azienda: prima una bottega artigianale a pochi passi dal lago di Como, poi un’azienda di respiro nazionale con sede a Lipomo. Il primo caffè della rubrica è con Pierluigi Milani, figlio del fondatore Celestino.
- Pierluigi, Lei è l’amministratore delegato dell’azienda Milani dagli anni ’70, un periodo di importanti cambiamenti sociali ed economici. Le nuove tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione sempre più veloci stanno introducendo nuove tendenze e cambiando ancora una volta le carte in gioco. Come è cambiato, rispetto ai primi anni 2000, il mercato del caffè?
Il caffè non è semplicemente un prodotto, ma un vero e proprio mondo. Esistono moltissime tipologie, qualità e provenienze di caffè differenti che la nostra azienda da sempre tratta. In questi ultimi 20 anni tutte le sfaccettature del caffè stanno iniziando ad essere più conosciute e diffuse. Capita sempre più spesso all’estero e nelle grandi città italiane di trovare caffetterie specializzate e locali incentrati sul caffè in cui poter degustare varie origini differenti servite con vari metodi di preparazione. Oltre al classico espresso, che rappresenta appieno il concetto di “caffetteria made in Italy”, ci sono altri modi di gustare il caffè: dal caffè americano, al caffè filtro erogato con french-press, V60 oppure aeropress e cold-brew. Tutto questo è quello che noi dalla fine degli anni ’90 cerchiamo di fare nelle nostre caffetterie a marchio “Caffè&Caffè”. - Più consapevole e più attento: il consumatore oggi ha più possibilità di scelta rispetto al passato. Come è cambiato in questi anni il consumatore di caffè?
Il consumatore di oggi è sempre più informato e attento, ma il caffè e la sua filiera sono temi ancora abbastanza sconosciuti ai più. A differenza del vino, che è un prodotto molto apprezzato e conosciuto grazie agli investimenti che le aziende produttrici hanno fatto nel campo della formazione, non sempre si conosce da dove proviene il caffè e come viene lavorato, motivo per cui risulta difficile distinguere un prodotto di qualità da uno scadente. Da sempre noi puntiamo sulla formazione e sulla qualità e siamo molto soddisfatti nel vedere che sempre più spesso i consumatori vengono nella nostra Altascuola e prenotano una visita in Esposizione Caffè Milani per saperne di più e chiederci approfondimenti. - Qual è il Suo caffè ideale? Qual è il momento migliore della giornata per berlo?
Ogni caffè a suo modo è speciale e ogni origine porta con sé il sapore e la cultura del Paese da cui proviene. Da sempre sono un grande estimatore della moka e da sempre sostengo che sia la modalità di estrazione migliore per scoprire pregi o difetti del caffè in tazza e non posso rinunciare ad una buona moka al mattino, al risveglio. - Pensi a una persona che stima e che vorrebbe un giorno incontrare. Questa persona è al bar e si siede accanto a Lei. Quale caffè associa a questa persona?
Mi piacerebbe incontrare di nuovo i miei genitori ed invitarli per un caffè.
Sono loro che mi hanno trasmesso la passione per questo prodotto e la dedizione al lavoro. Mio padre nasce come barista e solo in un secondo momento, alla fine della seconda guerra mondiale, si trasforma in torrefattore e imprenditore. Ricordo quando raccontava i grandi cambiamenti e i vari passaggi che sono stati necessari per avviare una nuova attività e mi piacerebbe che i miei genitori oggi, guardando la nostra realtà e le numerose tazzine di Caffè Milani in giro in giro per il mondo, potessero sentirsi soddisfatti del loro lavoro e ripagati dei loro sacrifici.
Redazione
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