Il nostro manifesto di sostenibilità

Dal 1937 rispettiamo il caffè perché è anche un’esperienza di sostenibilità.

Un buon caffè è fonte di benessere per l’individuo, la comunità e l’ambiente, oltre che un piacere per i sensi. Il caffè è anche un’esperienza di sostenibilità. Per questo va conosciuto e rispettato e noi lo facciamo da 85 anni.

Il Gusto per la Sostenibilità

La Sostenibilità per Caffè Milani è una scelta “di campo”, un patto di fiducia stretto con tutta la sua comunità, un cammino all’insegna del miglioramento continuo del suo essere impresa.

Produrre bene tutto quello che serve, garantendo dignità e benessere per tutti i protagonisti della filiera, senza sprecare materia nel rispetto dell’ecosistema, della biodiversità e del consumo energetico, anche per le generazioni future: questo vuol dire oggi sostenibilità, declinata nelle sue tre dimensioni ambientale, economica e sociale.

Con oltre 2,5 miliardi di tazze ogni giorno, il caffè è una delle bevande più consumate a livello globale, irrinunciabile sia come abitudine individuale sia come rito sociale collettivo. Ma è anche una produzione che ha un significativo impatto ambientale in termini di fertilità dei suoli, biodiversità e impiego di energia e risorse idriche. Riuscire progressivamente a ridurlo in tutti i passaggi della filiera “dal campo alla tazza” deve essere l’impegno che unisce l’intero mondo del caffè.

Caffè Milani, torrefazione storica con alle spalle 85 anni di attività all’insegna della tradizione e l’innovazione, ha deciso di interpretare l’attenzione a questi temi incorporandoli nella propria strategia aziendale, come garanzia di cura del prodotto e della sua qualità e sicurezza, di valorizzazione delle diverse professionalità legate al caffè, di promozione della sua cultura e di attenzione verso il consumatore.

Essere sostenibili per Caffè Milani significa mettere in atto processi e iniziative volti ad assicurare il benessere economico e sociale del caffè affinché diventino fattori di crescita e di miglioramento continuo della competitività aziendale.

Al centro della sua attività la sostenibilità sensoriale e nutrizionale identificate come fattori competitivi della grande qualità di Caffè Milani a beneficio di tutta la filiera che della riconoscibilità della cultura del caffè ha fatto una scelta consapevole di prodotto.

Il gusto per la Qualità

La qualità per Caffè Milani è un traguardo che rinnova continuamente i suoi obiettivi legati alla volontà dichiarata di voler certificare la verità dell’eccellenza di tutti i suoi prodotti.

Con immutata passione e conoscenza del prodotto che lavora, Caffè Milani da 85 anni può offrire al mercato un ventaglio sempre più ampio e diversificato di tipologie di caffè, che si distinguono per l’eccellenza e la varietà della proposta, sviluppata e offerta nel rispetto della massima qualità.

L’aroma, le sfumature del gusto e la specifica personalità di ogni caffè possono infatti sprigionarsi solo se i chicchi vengono selezionati con la accuratezza e sapienza, seguendoli nel viaggio dai Paesi di origine sino all’arrivo in azienda, e se si custodisce sapientemente il segreto di una tostatura perfetta. Quando il mastro torrefattore crea la miscela più armonica, e coglie la temperatura ideale e il momento esatto tra il primo crack del chicco di caffè, capace di rivelarne il profilo sensoriale in tutta la sua ricchezza, e il secondo crack, che invece lo condannerebbe a un sapore piatto e indistinto, mette in atto un saper fare antico che solo la conoscenza del prodotto, la sua origine, la lunga esperienza legata al rispetto della tradizione, la verifica costante di tutti i passaggi, l’attenzione rigorosa all’igiene e alla sicurezza alimentare e una strumentazione adeguata possono garantire.

Dalla volontà di offrire l’eccellenza assoluta in ogni tazza nascono tutte le miscele e le singole origini di Caffè Milani, molte delle quali hanno ricevuto la prestigiosa certificazione di prodotto dello IEI (Istituto Espresso Italiano) come “Espresso Italiano Certificato”, uno standard di qualità sensoriale oggettivo e misurabile, elaborato in collaborazione con l’Istituto Internazionale del Caffè, esperti di degustazione e professori dell’Università di Udine e di Torino, attraverso migliaia di prove di consumo e di laboratorio. Una certificazione ottenuta anche dalla miscela bio Action, contrassegnata dal logo Euro leaf che identifica quei prodotti che rispettano a livello europeo tutti i rigorosi parametri del biologico.

L’approccio e la prassi aziendale da sempre orientato alla qualità hanno permesso a Caffè Milani di essere riconosciuta come eccellenza del made in Italy, dall’Istituto Eccellenze Italiane Certificate, che tutela il valore economico, culturale e tradizionale delle migliori imprese italiane, anche come fattore di coesione e crescita per le comunità e i territori in cui operano

Il Gusto per la Tradizione e la Cultura

La Cultura e la Tradizione per Caffè Milani sono lo strumento necessario per fare comprendere l’essenza e il piacere autentico del consumo del caffè. Un gesto che deve essere fatto con consapevolezza e conoscenza.

Il caffè lo si può capire solo conoscendolo. Quando nel 1937 Celestino Milani aprì la sua bottega nel centro storico di Como, la qualità della sua torrefazione divenne immediatamente un punto di riferimento per tutti gli appassionati che nell’aroma di quel caffè riconoscevano la cura della selezione delle diverse varietà, i segreti della tostatura e le ricette delle miscele più pregiate. Celestino divenne un “mastro tostatore”, custode della tradizione, del saper fare e del fascino del caffè all’italiana.

Intorno all’Equatore e compresa tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno si estende la Coffee Belt, la Cintura del caffè, dove si trovano le condizioni climatiche favorevoli per una coltivazione che richiede molta umidità.

Nella sua ricerca costante delle varietà migliori e più interessanti da consegnare ai propri clienti, Caffè Milani ha scelto di approvvigionarsi in Brasile, Etiopia, Guatemala, Colombia, Galapagos, India, Giamaica, Kenya, Papua Nuova Guinea, Portorico, Indonesia, Panama, Cuba, Honduras, Nicaragua, Costarica, Salvador, Perù, Messico, S. Elena, Tanzania, India, Uganda e Giava. Si tratta di una ricerca che assume i contorni di una esplorazione attraverso continenti, pratiche agronomiche, sistemi sociali e produttivi, culture e abitudini di consumo molto diversi tra loro e spesso non privi di criticità, ma tutti accomunati da una produzione che affonda le sue radici nelle tradizioni locali più profonde.

Che sia la pregiata varietà Arabica, il cosiddetto caffè d’altura, o la più resistente varietà Robusta, in ogni Paese della Cintura del Caffè vengono coltivate varietà botaniche differenti, con caratteristiche organolettiche e sensoriali specifiche, da apprezzare sia in purezza, nelle monorigini che Caffè Milani è stato tra i primi a proporre sul mercato italiano, sia in miscele elaborate per soddisfare palati ed esigenze di gusto e corpo differenti.

Quando si parla di caffè si parla dunque di un mondo complesso e affascinante di cui Caffè Milani vuole promuovere un consumo e una conoscenza sempre più approfonditi e consapevoli. Con questo scopo ha dato vita in alcune città a Caffè&Caffè, locali di eccellenza made in Italy in cui il caffè è il vero e unico protagonista, secondo una interpretazione in chiave moderna delle settecentesche botteghe del caffè.

Per lo stesso motivo, il nuovo stabilimento aziendale, inaugurato nel 2017, si è arricchito di un ulteriore fabbricato, di tre livelli e interamente vetrato, dedicato alla comunicazione della tradizione e dell’anima del caffè. Qui trova spazio l’“Esposizione Caffè Milani”, un percorso esperienziale dedicato alla formazione e alla diffusione della cultura del caffè, di cui viene valorizzato ogni passaggio produttivo: la coltivazione, la selezione delle drupe, la lavorazione dei chicchi e la tostatura, mentre una ricca panoramica di caffettiere e apparecchiature per il caffè espresso, con pezzi di grande pregio e rarità, sta a illustrare e testimoniare la storia di questa bevanda e l’evoluzione del suo consumo nei diversi Paesi europei ed extra europei dal 1700 ai giorni nostri.

Completano il viaggio nel mondo del caffè, una serra ornamentale, alimentata con pannelli solari, per la coltura di diversi varietà della pianta di Coffea, e il Training Center, una attrezzatissima sala in cui i baristi vengono formati per apprendere tutti i segreti di un caffè perfetto per aroma, corpo e gusto. E come prepararlo nel migliore dei modi.

Il Gusto per l’Ambiente

Il rispetto per l’Ambiente per Caffè Milani rappresenta una scelta di valore concreta, al centro di tutte le scelte aziendali per la riduzione continua dell’impatto ambientale della sua attività.

La crisi climatica, la carenza di risorse idriche e la tutela della biodiversità e fertilità dei suoli sono fattori che interrogano con urgenza il mondo del caffè, e rappresentano altrettante sfide decisive per l’intera filiera, alla luce anche della sensibilità sempre più diffusa tra tutti gli stakeholder e i consumatori finali verso i temi legati allo sviluppo sostenibile e al risparmio di materia.

Dalla ottimizzazione delle risorse idriche alla limitazione nell’impiego dei fertilizzanti, dalla riduzione degli sfridi di lavorazione all’impiego di oli vegetali e non sintetici per i macchinari utili alla tostatura, dall’efficientamento energetico alla ottimizzazione della logistica, dalla gestione dei rifiuti al reimpiego degli scarti in altre filiere produttive secondo i principi dell’economia circolare.

Sono numerosi gli ambiti e le azioni che concorrono alla riduzione dell’impatto ambientale del caffè, “dal campo alla tazza”, nel segno di una gestione sempre più responsabile e “misurata” della produzione e del consumo.

Nella selezione accurata di tutto il caffè verde che Caffè Milani acquista c’è la consapevolezza, maturata nel tempo, che la qualità dei chicchi e la loro intensità aromatica dipende strettamente dall’adozione di buone pratiche agronomiche, dal rispetto di stringenti parametri di igiene e sicurezza alimentare e da tecniche di lavorazione improntate al saper fare antico trasmesso di generazione in generazione.

Come espressione dell’amore per l’ambiente e dell’attenzione alla sua tutela, Caffè Milani ha arricchito la propria offerta al mercato con la miscela biologica Action, composta da caffè 100% Arabica, coltivati in piccole fazende certificate con metodi antichi, impiegando solo concimi naturali e senza l’utilizzo di pesticidi e agenti chimici. Una miscela che ha ottenuto il riconoscimento di prodotto “Espresso Italiano Certificato” ed è stata premiata con la medaglia d’oro all’International Coffee Tasting 2016.

Insieme all’attenzione ai processi produttivi e alla qualità dell’offerta, nel suo 85esimo anno di attività, Caffè Milani ha deciso di proporre un innovativo packaging di prodotto come ulteriore dimostrazione della scelta di una sempre maggiore sostenibilità di prodotto. Una nuova linea di monorigini e blend del marchio sarà infatti confezionata in un pack pronto al riciclo, che giunge come ultimo step dopo l’adozione di latte di alluminio riciclabili al 100% e all’infinito, la riduzione del 40% dello spessore del film di alluminio nelle confezioni tradizionali e, laddove possibile, l’impiego di cartone al posto della plastica per gli imballaggi utilizzati nella distribuzione.

Per soddisfare le esigenze di conservazione del caffè e insieme quelle del rispetto dell’ambiente, il nuovo materiale scelto è un mix di poliolefine multistrato, capace di garantire la freschezza e la qualità del prodotto e facilmente riciclabile a seguito di smaltimento differenziato.

Il Gusto per la Sensorialità

La sostenibilità sensoriale per Milani è la prima certificazione che premia la qualità più autentica di un buon caffè, dall’origine alla torrefazione al confezionamento, sino ad arrivare nella tazza.

“Oh, che dolce gusto ha il caffè, più amabile di mille baci, più soave del moscato! Caffè, caffè io devo avere; e se qualcuno vuol ristorarmi, ah, mi versi del caffè!”, canta la giovane Liesgen in una delle Cantate profane di Johann Sebastian Bach, nella prima metà del 1700. Di fronte al padre che vorrebbe proibirglielo, la ragazza si abbandona ad un vero e proprio elogio, una dichiarazione d’amore e di emancipazione insieme, ma soprattutto una descrizione perfetta del gusto del caffè, identificato come “dolce”, “amabile” e “soave”.

Perché è nel gusto e nell’aroma che il caffè rivela la sua più intrinseca sostenibilità, che si definisce in primo luogo e in modo immediato proprio sul piano della percezione sensoriale.

Il caffè più buono e gratificante, infatti, è quello che contiene meno caffeina e meno acidi fenolici, che sono i responsabili del sapore astringente e amaro della bevanda. La quota di amaro nel caffè rappresenta la prima sentinella della sua qualità, che è strettamente legata alla sua sostenibilità, ovvero all’essere o meno prodotto secondo metodi tradizionali e naturali e nel rispetto delle più stringenti norme di sicurezza alimentare. Tanto più che il caffè, un prodotto vegetale che può essere sottoposto soltanto ad una lavorazione semplice come la tostatura, non può essere in alcun modo additivato.

Nel suo sapore risiede dunque la sua identità più vera. 

La bontà del caffè costituisce anche la garanzia di un profilo organolettico del prodotto più salutare, poiché all’elevata qualità della miscela utilizzata corrisponde una minore quantità di caffeina, dell’ordine anche del 60%, come si verifica nella pregiata varietà Arabica (1,2-1,7%), rispetto alla varietà Robusta (1,6-3,2%).

Per questo, l’IEI (Istituto Espresso Italiano) ha identificato in modo oggettivo le caratteristiche del caffè espresso e la sua sostenibilità sensoriale: “Una crema consistente e di finissima tessitura, di color nocciola tendente al testa di moro, resa viva da riflessi fulvi. L’aroma deve essere intenso e ricco di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. In bocca l’espresso deve essere corposo e vellutato, giustamente amaro e mai astringente”.

È sulla base di questa definizione che l’IEI ha redatto un dettagliato Disciplinare di produzione per la certificazione dell’autentico espresso italiano, disciplinare a cui Caffè Milani si attiene rigorosamente.

Il Gusto per le Proprietà Nutrizionali

L’attenzione alla sostenibilità nutrizionale per Caffè Milani significa prendersi cura dei consumatori che ogni giorno scelgono il suo marchio. Un buon caffè è fonte di benessere, oltre che un piacere per i sensi. E Caffè Milani lo sa da 85 anni.

Apprezzare il caffè vuol dire anche conoscerne le sue caratteristiche nutrizionali, affinché le nostre abitudini di consumo possano definire uno stile di vita all’insegna del benessere individuale e dell’equilibrio con l’ambiente che ci circonda.

Analizzata sotto il profilo nutrizionale, il caffè è una bevanda con proprietà stimolanti molto spiccate, legate alla presenza di caffeina, che per esplicare i suoi effetti benefici per l’organismo non deve superare in media i 400 milligrammi al giorno (una tazzina di espresso può contenerne dai 50 ai 70 mg, una di caffè moka fino a 120), fatte salve le differenze individuali e di genere e le consolidate abitudini di ciascuno.

La caffeina, infatti, assunta nella giusta misura, ha un effetto tonico ed energetico, può facilitare la digestione a fine pasto, stimolare il metabolismo per la riduzione dei grassi e indurre un senso di sazietà. Inoltre, l’acido caffeico, di cui il caffè è la principale fonte, ha proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie, oggetto di numerosi approfondimenti scientifici. 

Una quantità eccessiva di caffeina, al contrario, può produrre fastidi quali bruciore di stomaco e iperacidità, ipertensione, insonnia, oppure, soprattutto per le donne, riduzione dell’assorbimento di ferro dagli alimenti.

Ma anche dal punto di vista nutrizionale e degli effetti sull’organismo, a fare la differenza è la qualità del caffè che si beve, sia per quel che riguarda la scelta e l’origine della materia prima sia per quel che attiene la perizia nella sua lavorazione.

Una tostatura a regola d’arte infatti mira a produrre la reazione di Maillard nel caffè, conferendo al chicco il suo colore marrone e i suoi aromi caratteristici senza però “bruciarlo”, con le conseguenze negative per il gusto e la salute che ne potrebbero derivare.

Il Gusto per l’Innovazione

Innovazione per Caffè Milani significa aggiornare e migliorare l’esperienza della sua produzione e del suo consumo, con la consapevolezza che il “tempo di un caffè” è un momento irrinunciabile e insostituibile nella nostra vita quotidiana.

L’Italia è la patria della moka e del caffè espresso, due metodi di estrazione del caffè che raccontano il nostro made in Italy a livello internazionale: l’amatissima caffettiera, infatti, è stata inventata nel 1933 da Alfonso Bialetti, mentre la macchina per il caffè espresso è stata perfezionata nel 1938 da Achille Gaggia, sulla base dell’invenzione del torinese Angelo Moriondo nel 1884.

L’Italia è l’industria del caffè.

La creatività italiana e la sua capacità di immaginare e produrre soluzioni applicata alla preparazione del caffè ha lasciato una traccia indelebile nella storia di questa bevanda, diventato nel tempo abitudine e rito sociale irrinunciabile per più del 90% degli Italiani, che ogni giorno se ne concedono almeno una tazza.

Del resto, fin dall’inizio della sua storia, il caffè è sempre stato sinonimo di innovazione sociale, culturale ed economica. L’apertura delle prime botteghe del caffè, insieme agli aromi inebrianti che facevano sprigionare nelle città, segnò anche la nascita di luoghi confortevoli di incontro e di conversazione tra diverse classi sociali, grazie ad una bevanda che sapeva rompere i confini e trasformarsi in occasione di scambio e dialogo.

Il tempo di un caffè diventava così il tempo per conoscersi, scambiare idee, incontrarsi.

Oggi l’innovazione per Caffè Milani si indirizza verso l’adozione di tecnologie sempre più performanti, il risparmio di materia e di risorse e la ricerca sui temi del packaging eco-compatibile e dell’economia circolare degli scarti. Ma conserva anche il gusto affascinante della proposta e del perfezionamento di tecniche “alternative” per estrarre il caffè, spesso importate dall’estero, come possono essere il Caffè filtro, basato su un sistema a infusione, o il scenografico metodo Syphon, sempre a infusione, o il Cold drip, basato su un’estrazione a freddo per percolazione, o ancora la French Press, la caffettiera a stantuffo di tradizione d’oltralpe. Una proposta ampia di tecniche di preparazione della bevanda che accompagna la ricerca costante di coltivazioni sempre più certificate per promuovere la produzione, il consumo e la cultura del caffè di qualità.

Il Gusto per il Lavoro e la Formazione

Il rispetto per il lavoro in Caffè Milani viene accompagnato da processi di formazione continua realizzati all’interno dell’Accademia per qualificare sempre di più la figura professionale del barista. Fare bene il caffè è decisivo per farne apprezzare la qualità e le proprietà sensoriali e nutrizionali.

Il Sustainable Development Goal (SDG) n. 8 dell’Agenda 2030 dell’Onu, la carta di impegni internazionale per lo sviluppo sostenibile, intende promuovere una crescita sostenibile del lavoro nel rispetto dei diritti dell’uomo. Nel mondo sono circa 120 milioni le persone che vivono della produzione di caffè, in più di 80 Paesi diversi, e spesso in contesti in cui rischia di essere fragile la tutela dei loro diritti.

Anche in Italia, l’industria del caffè e dei pubblici esercizi ha un peso rilevante in termini di occupazione e produzione di ricchezza. Nonostante questo, l’adeguato riconoscimento e formazione della professionalità di tutti gli attori della filiera è ancora una questione aperta, soprattutto nei passaggi finali, in cui l’accompagnamento del prodotto al consumatore finale diventa cruciale per poterne apprezzare realmente il valore, la qualità e le sfumature del gusto.

Per questo i Caffè&Caffè aperti da Caffè Milani sono spazi pensati per far assaporare e conoscere l’universo di questa bevanda, e, al contempo, come opportunità per stimolare lo spirito imprenditoriale e innovativo e la passione, soprattutto dei giovani, per un’attività sempre più qualificata e responsabile. Centrale a questo proposito la figura del Brand Ambassador, che si costituisce come autorevole punto di riferimento per la strutturazione dell’intera offerta dei locali.

Competenza e qualità della proposta, come tratti distintivi della identità di Caffè Milani, si accompagnano infatti all’altrettanto cruciale attenzione alla formazione degli operatori del settore. Nasce da qui Altascuola Coffee Training, il progetto di formazione teorica e pratica finalizzata alla qualificazione professionale dei lavoratori dell’horeca, realizzato in collaborazione con l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (IIAC) e con l’Istituto Espresso Italiano (IEI), che nello stabilimento aziendale di Caffè Milani a Lipomo trova una delle sue quattro sedi a livello nazionale e formatori d’eccellenza.

In una logica di formazione e di aggiornamento continui improntanti al learning by doing, Caffè Milani ha attivato diverse collaborazioni con Confcommercio Como e Lecco e con ENAIP Lombardia, associazione che opera nel settore dell’educazione, istruzione, formazione professionale e politiche attive per il lavoro. Per celebrare l’85esimo anniversario dell’azienda, è stato infatti creato un ricettario a partire dai blend e monorigini di Caffè Milani come ingredienti protagonisti, sviluppato intorno ai principi sostenibili del no waste, dei prodotti a km 0 e della valorizzazione del tessuto produttivo di prossimità.

Dalla collaborazione con gli Istituti alberghieri del territorio e i CFP (Centri di Formazione Professionale) del territorio, infine, nascono attività di laboratorio realizzate presso l’ampia e attrezzata sala dell’Altascuola Coffee Training e presso le aule corsi delle diverse scuole. 

Come indica l’SDG 4 dell’Agenda di Parigi, l’istruzione e la formazione di qualità sono fondamentali per creare e migliorare le condizioni di vita delle persone, delle comunità e delle società, anche in quelle iniziative di convergenza tra istruzione di base e formazione professionale.

Il Gusto per l’Economia Circolare

L’Economia Circolare per Caffè Milani rappresenta la consapevolezza che non esiste nessun rifiuto nella lavorazione del caffè ma solo risorse e materie prime seconde che ne accrescono il valore.

Applicare i principi dell’economia circolare alla filiera del caffè significa imparare a valorizzare tutti gli scarti di produzione come risorse e materie prime seconde.

Con una produzione stimata in Italia di quasi 300mila tonnellate di fondi di caffè “fuori casa”, prodotti dal settore dei pubblici esercizi, a cui occorre aggiungere quella del consumo “a casa”, è evidente come il recupero e il riutilizzo di ogni forma di scarto rappresenti una prospettiva interessante, studiata negli ultimi anni da molte ricerche e sperimentazioni.

Ad oggi i fondi di caffè possono infatti essere utilizzati come fertilizzante naturale, come materia prima seconda per ricavare biocombustibili, come sostanza assorbente di metalli pesanti nel trattamento delle acque reflue e come substrato perfetto per coltivare i funghi senza consumare suolo. Non mancano inoltre progetti di trasformazione dei fondi di caffè in un biopolimero biodegradabile con il quale creare oggetti di arredo e di design.

Anche all’inizio del suo processo di trasformazione il caffè può rivelarsi una fonte di materia prima seconda grazie al recupero e reimpiego della silverskin, la pellicola argentea che riveste i chicchi e che viene rilasciata a seguito della tostatura. Questo particolare scarto industriale può prestarsi alla realizzazione di carta e cosmetici, secondo le ricerche condotte in collaborazione dall’Istituto di scienze e tecnologie molecolari del CNR, l’Università di Milano e Eurac Research.

Nel guardare con attenzione a tutte le prospettive di innovazione e ricerca nell’ambito dell’economia circolare degli scarti del caffè, Caffè Milani si impegna nella massima riduzione degli sfridi di lavorazione e nella corretta gestione e smaltimento dei rifiuti aziendali.

Un discorso a parte merita la iuta, materiale naturale utilizzato per fabbricare i sacchi da 60 kg nei quali viaggia il caffè verde che giunge allo stabilimento aziendale.  Una volta esaurita la loro funzione di imballaggio, i sacchi, con i loro bellissimi e vivaci colori e disegni dei Paesi di provenienza, vengono consegnati a una seconda vita come tessuto da tappezzeria di divani, poltroncine e pouf, o, insieme agli scarti delle bobine, trovano impiego come materiale per la realizzazione di accessori eco-fashion, quali borse, pochette e zainetti. Tutto questo grazie alla creatività e alla perizia dei giovani di In-Presa, ente di Carate Brianza che si occupa di formazione professionale, inserimento lavorativo, orientamento, sostegno scolastico e aggregazione per ragazzi in età di obbligo formativo, e con cui da anni Caffè Milani collabora.

Come indica l’SDG n.12, circa la produzione e il consumo responsabile, uno sviluppo sostenibile punta a “fare di più e meglio con meno”, grazie alla riduzione dell’impiego di risorse, del degrado e dell’inquinamento nell’intero ciclo produttivo, migliorando così la qualità della vita di ciascuno. E Caffè Milani si impegna quotidianamente per tradurre questo principio in realtà concreta.

Il Gusto per la Comunità

Caffè Milani ha portato il mondo del caffè nella sua terra. L’attenzione nei confronti del territorio è scritta da sempre nell’identità dell’azienda, attraverso il sostegno a iniziative socio-culturali del territorio. Perché un buon caffè ha anche il profumo della solidarietà.

“A chi, invece di bere un caffè in tutta fretta, si prende il tempo di assaporarlo e degustarlo. A loro vogliamo dedicare le nostre attenzioni, condividere i nostri segreti e la nostra passione.” Con questa frase Pierluigi Milani, presidente di Caffè Milani, rinnova l’invito quotidiano ad assaggiare un buon caffè all’italiana. Un invito nato nel 1937, quando nel centro storico di Como, a pochi passi dal lago, nasceva la bottega di Celestino Milani.

Caffè Milani da quel giorno è un’espressione di eccellenza del suo territorio. Adesso che il suo caffè è noto in tutto il mondo ed è arrivato in Cina e in Giappone, non è cambiato il radicamento alla sua terra e alla sua comunità. 

Caffè Milani ha portato il mondo del caffè nella sua terra. E ha voluto raccontare come dietro i chicchi che sono stati macinati per produrlo c’è un mondo intero, fatto di luoghi, storie, persone e destini.

La stessa sede aziendale con un corpo di fabbrica dedicato interamente all’Esposizione Caffè Milani, aperta alle visite delle scolaresche e di tutti gli appassionati, testimonia di un rapporto di scambio vissuto come necessario in un’ottica di creazione di valore per tutta la comunità.

Sono numerose, infatti, le collaborazioni che Caffè Milani ha attivato a sostegno del territorio, con il Teatro sociale di Como, in campo culturale, con il Club Ciclistico Canturino e la Comense scherma, in campo sportivo, con gli Istituti alberghieri della provincia, nel campo della formazione, e con cooperative sociali nel campo della formazione e dell’inclusione.

Il Gusto per la Sostenibilità

La Sostenibilità per Caffè Milani è una scelta “di campo”, un patto di fiducia stretto con tutta la sua comunità, un cammino all’insegna del miglioramento continuo del suo essere impresa.

Produrre bene tutto quello che serve, garantendo dignità e benessere per tutti i protagonisti della filiera, senza sprecare materia nel rispetto dell’ecosistema, della biodiversità e del consumo energetico, anche per le generazioni future: questo vuol dire oggi sostenibilità, declinata nelle sue tre dimensioni ambientale, economica e sociale. 

Con oltre 2,5 miliardi di tazze ogni giorno, il caffè è una delle bevande più consumate a livello globale, irrinunciabile sia come abitudine individuale sia come rito sociale collettivo. Ma è anche una produzione che ha un significativo impatto ambientale in termini di fertilità dei suoli, biodiversità e impiego di energia e risorse idriche. Riuscire progressivamente a ridurlo in tutti i passaggi della filiera “dal campo alla tazza” deve essere l’impegno che unisce l’intero mondo del caffè.

Caffè Milani, torrefazione storica con alle spalle 85 anni di attività all’insegna della tradizione e l’innovazione, ha deciso di interpretare l’attenzione a questi temi incorporandoli nella propria strategia aziendale, come garanzia di cura del prodotto e della sua qualità e sicurezza, di valorizzazione delle diverse professionalità legate al caffè, di promozione della sua cultura e di attenzione verso il consumatore.

Essere sostenibili per Caffè Milani significa mettere in atto processi e iniziative volti ad assicurare il benessere economico e sociale del caffè affinché diventino fattori di crescita e di miglioramento continuo della competitività aziendale.

Al centro della sua attività la sostenibilità sensoriale e nutrizionale identificate come fattori competitivi della grande qualità di Caffè Milani a beneficio di tutta la filiera che della riconoscibilità della cultura del caffè ha fatto una scelta consapevole di prodotto. 

Il Gusto per la Qualità

La qualità per Caffè Milani è un traguardo che rinnova continuamente i suoi obiettivi legati alla volontà dichiarata di voler certificare la verità dell’eccellenza di tutti i suoi prodotti.

Con immutata passione e conoscenza del prodotto che lavora, Caffè Milani da 85 anni può offrire al mercato un ventaglio sempre più ampio e diversificato di tipologie di caffè, che si distinguono per l’eccellenza e la varietà della proposta, sviluppata e offerta nel rispetto della massima qualità.

L’aroma, le sfumature del gusto e la specifica personalità di ogni caffè possono infatti sprigionarsi solo se i chicchi vengono selezionati con la accuratezza e sapienza, seguendoli nel viaggio dai Paesi di origine sino all’arrivo in azienda, e se si custodisce sapientemente il segreto di una tostatura perfetta. Quando il mastro torrefattore crea la miscela più armonica, e coglie la temperatura ideale e il momento esatto tra il primo crack del chicco di caffè, capace di rivelarne il profilo sensoriale in tutta la sua ricchezza, e il secondo crack, che invece lo condannerebbe a un sapore piatto e indistinto, mette in atto un saper fare antico che solo la conoscenza del prodotto, la sua origine, la lunga esperienza legata al rispetto della  tradizione, la verifica costante di tutti i passaggi, l’attenzione rigorosa all’igiene e alla sicurezza alimentare e una strumentazione adeguata possono garantire.

Dalla volontà di offrire l’eccellenza assoluta in ogni tazza nascono tutte le miscele e le singole origini di Caffè Milani, molte delle quali hanno ricevuto la prestigiosa certificazione di prodotto dello IEI (Istituto Espresso Italiano) come “Espresso Italiano Certificato”, uno standard di qualità sensoriale oggettivo e misurabile, elaborato in collaborazione con l’Istituto Internazionale del Caffè, esperti di degustazione e professori dell’Università di Udine e di Torino, attraverso migliaia di prove di consumo e di laboratorio. Una certificazione ottenuta anche dalla miscela bio Action, contrassegnata dal logo Euro leaf che identifica quei prodotti che rispettano a livello europeo tutti i rigorosi parametri del biologico.

L’approccio e la prassi aziendale da sempre orientato alla qualità hanno permesso a Caffè Milani di essere riconosciuta come eccellenza del made in Italy, dall’Istituto Eccellenze Italiane Certificate, che tutela il valore economico, culturale e tradizionale delle migliori imprese italiane, anche come fattore di coesione e crescita per le comunità e i territori in cui operano.

Il Gusto per la Tradizione e la Cultura

La Cultura e la Tradizione per Caffè Milani sono lo strumento necessario per fare comprendere l’essenza e il piacere autentico del consumo del caffè. Un gesto che deve essere fatto con consapevolezza e conoscenza.

Il caffè lo si può capire solo conoscendolo. Quando nel 1937 Celestino Milani aprì la sua bottega nel centro storico di Como, la qualità della sua torrefazione divenne immediatamente un punto di riferimento per tutti gli appassionati che nell’aroma di quel caffè riconoscevano la cura della selezione delle diverse varietà, i segreti della tostatura e le ricette delle miscele più pregiate. Celestino divenne un “mastro tostatore”, custode della tradizione, del saper fare e del fascino del caffè all’italiana.

Intorno all’Equatore e compresa tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno si estende la Coffee Belt, la Cintura del caffè, dove si trovano le condizioni climatiche favorevoli per una coltivazione che richiede molta umidità.

Nella sua ricerca costante delle varietà migliori e più interessanti da consegnare ai propri clienti, Caffè Milani ha scelto di approvvigionarsi in Brasile, Etiopia, Guatemala, Colombia, Galapagos, India, Giamaica, Kenya, Papua Nuova Guinea, Portorico, Indonesia, Panama, Cuba, Honduras, Nicaragua, Costarica, Salvador, Perù, Messico, S. Elena, Tanzania, India, Uganda e Giava. Si tratta di una ricerca che assume i contorni di una esplorazione attraverso continenti, pratiche agronomiche, sistemi sociali e produttivi, culture e abitudini di consumo molto diversi tra loro e spesso non privi di criticità, ma tutti accomunati da una produzione che affonda le sue radici nelle tradizioni locali più profonde.

Che sia la pregiata varietà Arabica, il cosiddetto caffè d’altura, o la più resistente varietà Robusta, in ogni Paese della Cintura del Caffè vengono coltivate varietà botaniche differenti, con caratteristiche organolettiche e sensoriali specifiche, da apprezzare sia in purezza, nelle monorigini che Caffè Milani è stato tra i primi a proporre sul mercato italiano, sia in miscele elaborate per soddisfare palati ed esigenze di gusto e corpo differenti.

Quando si parla di caffè si parla dunque di un mondo complesso e affascinante di cui Caffè Milani vuole promuovere un consumo e una conoscenza sempre più approfonditi e consapevoli. Con questo scopo ha dato vita in alcune città a Caffè&Caffè, locali di eccellenza made in Italy in cui il caffè è il vero e unico protagonista, secondo una interpretazione in chiave moderna delle settecentesche botteghe del caffè.

Per lo stesso motivo, il nuovo stabilimento aziendale, inaugurato nel 2017, si è arricchito di un ulteriore fabbricato, di tre livelli e interamente vetrato, dedicato alla comunicazione della tradizione e dell’anima del caffè. Qui trova spazio l’“Esposizione Caffè Milani”, un percorso esperienziale dedicato alla formazione e alla diffusione della cultura del caffè, di cui viene valorizzato ogni passaggio produttivo: la coltivazione, la selezione delle drupe, la lavorazione dei chicchi e la tostatura, mentre una ricca panoramica di caffettiere e apparecchiature per il caffè espresso, con pezzi di grande pregio e rarità, sta a illustrare e testimoniare la storia di questa bevanda e l’evoluzione del suo consumo nei diversi Paesi europei ed extra europei dal 1700 ai giorni nostri.

Completano il viaggio nel mondo del caffè, una serra ornamentale, alimentata con pannelli solari, per la coltura di diversi varietà della pianta di Coffea, e il Training Center, una attrezzatissima sala in cui i baristi vengono formati per apprendere tutti i segreti di un caffè perfetto per aroma, corpo e gusto. E come prepararlo nel migliore dei modi.

Il Gusto per l’Ambiente

Il rispetto per l’Ambiente per Caffè Milani rappresenta una scelta di valore concreta, al centro di tutte le scelte aziendali per la riduzione continua dell’impatto ambientale della sua attività.

La crisi climatica, la carenza di risorse idriche e la tutela della biodiversità e fertilità dei suoli sono fattori che interrogano con urgenza il mondo del caffè, e rappresentano altrettante sfide decisive per l’intera filiera, alla luce anche della sensibilità sempre più diffusa tra tutti gli stakeholder e i consumatori finali verso i temi legati allo sviluppo sostenibile e al risparmio di materia.

Dalla ottimizzazione delle risorse idriche alla limitazione nell’impiego dei fertilizzanti, dalla riduzione degli sfridi di lavorazione all’impiego di oli vegetali e non sintetici per i macchinari utili alla tostatura, dall’efficientamento energetico alla ottimizzazione della logistica, dalla gestione dei rifiuti al reimpiego degli scarti in altre filiere produttive secondo i principi dell’economia circolare.

Sono numerosi gli ambiti e le azioni che concorrono alla riduzione dell’impatto ambientale del caffè, “dal campo alla tazza”, nel segno di una gestione sempre più responsabile e “misurata” della produzione e del consumo.  

Nella selezione accurata di tutto il caffè verde che Caffè Milani acquista c’è la consapevolezza, maturata nel tempo, che la qualità dei chicchi e la loro intensità aromatica dipende strettamente dall’adozione di buone pratiche agronomiche, dal rispetto di stringenti parametri di igiene e sicurezza alimentare e da tecniche di lavorazione improntate al saper fare antico trasmesso di generazione in generazione. 

Come espressione dell’amore per l’ambiente e dell’attenzione alla sua tutela, Caffè Milani ha arricchito la propria offerta al mercato con la miscela biologica Action, composta da caffè 100% Arabica, coltivati in piccole fazende certificate con metodi antichi, impiegando solo concimi naturali e senza l’utilizzo di pesticidi e agenti chimici. Una miscela che ha ottenuto il riconoscimento di prodotto “Espresso Italiano Certificato” ed è stata premiata con la medaglia d’oro all’International Coffee Tasting 2016.

Insieme all’attenzione ai processi produttivi e alla qualità dell’offerta, nel suo 85esimo anno di attività, Caffè Milani ha deciso di proporre un innovativo packaging di prodotto come ulteriore dimostrazione della scelta di una sempre maggiore sostenibilità di prodotto. Una nuova linea di monorigini e blend del marchio sarà infatti confezionata in un pack pronto al riciclo, che giunge come ultimo step dopo l’adozione di latte di alluminio riciclabili al 100% e all’infinito, la riduzione del 40% dello spessore del film di alluminio nelle confezioni tradizionali e, laddove possibile, l’impiego di cartone al posto della plastica per gli imballaggi utilizzati nella distribuzione.

Per soddisfare le esigenze di conservazione del caffè e insieme quelle del rispetto dell’ambiente, il nuovo materiale scelto è un mix di poliolefine multistrato, capace di garantire la freschezza e la qualità del prodotto e facilmente riciclabile a seguito di smaltimento differenziato.

Il Gusto per la Sensorialità

La sostenibilità sensoriale per Milani è la prima certificazione che premia la qualità più autentica di un buon caffè, dall’origine alla torrefazione al confezionamento, sino ad arrivare nella tazza.

“Oh, che dolce gusto ha il caffè, più amabile di mille baci, più soave del moscato! Caffè, caffè io devo avere; e se qualcuno vuol ristorarmi, ah, mi versi del caffè!”, canta la giovane Liesgen in una delle Cantate profane di Johann Sebastian Bach, nella prima metà del 1700. Di fronte al padre che vorrebbe proibirglielo, la ragazza si abbandona ad un vero e proprio elogio, una dichiarazione d’amore e di emancipazione insieme, ma soprattutto una descrizione perfetta del gusto del caffè, identificato come “dolce”, “amabile” e “soave”.

Perché è nel gusto e nell’aroma che il caffè rivela la sua più intrinseca sostenibilità, che si definisce in primo luogo e in modo immediato proprio sul piano della percezione sensoriale.

Il caffè più buono e gratificante, infatti, è quello che contiene meno caffeina e meno acidi fenolici, che sono i responsabili del sapore astringente e amaro della bevanda. La quota di amaro nel caffè rappresenta la prima sentinella della sua qualità, che è strettamente legata alla sua sostenibilità, ovvero all’essere o meno prodotto secondo metodi tradizionali e naturali e nel rispetto delle più stringenti norme di sicurezza alimentare. Tanto più che il caffè, un prodotto vegetale che può essere sottoposto soltanto ad una lavorazione semplice come la tostatura, non può essere in alcun modo additivato.

Nel suo sapore risiede dunque la sua identità più vera.

La bontà del caffè costituisce anche la garanzia di un profilo organolettico del prodotto più salutare, poiché all’elevata qualità della miscela utilizzata corrisponde una minore quantità di caffeina, dell’ordine anche del 60%, come si verifica nella pregiata varietà Arabica (1,2-1,7%), rispetto alla varietà Robusta (1,6-3,2%).

Per questo, l’IEI (Istituto Espresso Italiano) ha identificato in modo oggettivo le caratteristiche del caffè espresso e la sua sostenibilità sensoriale: “Una crema consistente e di finissima tessitura, di color nocciola tendente al testa di moro, resa viva da riflessi fulvi. L’aroma deve essere intenso e ricco di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. In bocca l’espresso deve essere corposo e vellutato, giustamente amaro e mai astringente”.

È sulla base di questa definizione che l’IEI ha redatto un dettagliato Disciplinare di produzione per la certificazione dell’autentico espresso italiano, disciplinare a cui Caffè Milani si attiene rigorosamente.  

Il Gusto per le Proprietà Nutrizionali

L’attenzione alla sostenibilità nutrizionale per Caffè Milani significa prendersi cura dei consumatori che ogni giorno scelgono il suo marchio. Un buon caffè è fonte di benessere, oltre che un piacere per i sensi. E Caffè Milani lo sa da 85 anni.

Apprezzare il caffè vuol dire anche conoscerne le sue caratteristiche nutrizionali, affinché le nostre abitudini di consumo possano definire uno stile di vita all’insegna del benessere individuale e dell’equilibrio con l’ambiente che ci circonda. 

Analizzata sotto il profilo nutrizionale, il caffè è una bevanda con proprietà stimolanti molto spiccate, legate alla presenza di caffeina, che per esplicare i suoi effetti benefici per l’organismo non deve superare in media i 400 milligrammi al giorno (una tazzina di espresso può contenerne dai 50 ai 70 mg, una di caffè moka fino a 120), fatte salve le differenze individuali e di genere e le consolidate abitudini di ciascuno.

La caffeina, infatti, assunta nella giusta misura, ha un effetto tonico ed energetico, può facilitare la digestione a fine pasto, stimolare il metabolismo per la riduzione dei grassi e indurre un senso di sazietà. Inoltre, l’acido caffeico, di cui il caffè è la principale fonte, ha proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie, oggetto di numerosi approfondimenti scientifici. 

Una quantità eccessiva di caffeina, al contrario, può produrre fastidi quali bruciore di stomaco e iperacidità, ipertensione, insonnia, oppure, soprattutto per le donne, riduzione dell’assorbimento di ferro dagli alimenti.

Ma anche dal punto di vista nutrizionale e degli effetti sull’organismo, a fare la differenza è la qualità del caffè che si beve, sia per quel che riguarda la scelta e l’origine della materia prima sia per quel che attiene la perizia nella sua lavorazione.

Una tostatura a regola d’arte infatti mira a produrre la reazione di Maillard nel caffè, conferendo al chicco il suo colore marrone e i suoi aromi caratteristici senza però “bruciarlo”, con le conseguenze negative per il gusto e la salute che ne potrebbero derivare.

Il Gusto per l’Innovazione

Innovazione per Caffè Milani significa aggiornare e migliorare l’esperienza della sua produzione e del suo consumo, con la consapevolezza che il “tempo di un caffè” è un momento irrinunciabile e insostituibile nella nostra vita quotidiana.

L’Italia è la patria della moka e del caffè espresso, due metodi di estrazione del caffè che raccontano il nostro made in Italy a livello internazionale: l’amatissima caffettiera, infatti, è stata inventata nel 1933 da Alfonso Bialetti, mentre la macchina per il caffè espresso è stata perfezionata nel 1938 da Achille Gaggia, sulla base dell’invenzione del torinese Angelo Moriondo nel 1884.

L’Italia è l’industria del caffè.

La creatività italiana e la sua capacità di immaginare e produrre soluzioni applicata alla preparazione del caffè ha lasciato una traccia indelebile nella storia di questa bevanda, diventato nel tempo abitudine e rito sociale irrinunciabile per più del 90% degli Italiani, che ogni giorno se ne concedono almeno una tazza.

Del resto, fin dall’inizio della sua storia, il caffè è sempre stato sinonimo di innovazione sociale, culturale ed economica. L’apertura delle prime botteghe del caffè, insieme agli aromi inebrianti che facevano sprigionare nelle città, segnò anche la nascita di luoghi confortevoli di incontro e di conversazione tra diverse classi sociali, grazie ad una bevanda che sapeva rompere i confini e trasformarsi in occasione di scambio e dialogo.

Il tempo di un caffè diventava così il tempo per conoscersi, scambiare idee, incontrarsi.

Oggi l’innovazione per Caffè Milani si indirizza verso l’adozione di tecnologie sempre più performanti, il risparmio di materia e di risorse e la ricerca sui temi del packaging eco-compatibile e dell’economia circolare degli scarti. Ma conserva anche il gusto affascinante della proposta e del perfezionamento di tecniche “alternative” per estrarre il caffè, spesso importate dall’estero, come possono essere il Caffè filtro, basato su un sistema a infusione, o il scenografico metodo Syphon, sempre a infusione, o il Cold drip, basato su un’estrazione a freddo per percolazione, o ancora la French Press, la caffettiera a stantuffo di tradizione d’oltralpe. Una proposta ampia di tecniche di preparazione della bevanda che accompagna la ricerca costante di coltivazioni sempre più certificate per promuovere la produzione, il consumo e la cultura del caffè di qualità.

Il Gusto per il Lavoro e la Formazione

Il rispetto per il lavoro in Caffè Milani viene accompagnato da processi di formazione continua realizzati all’interno dell’Accademia per qualificare sempre di più la figura professionale del barista. Fare bene il caffè è decisivo per farne apprezzare la qualità e le proprietà sensoriali e nutrizionali.

Il Sustainable Development Goal (SDG) n. 8 dell’Agenda 2030 dell’Onu, la carta di impegni internazionale per lo sviluppo sostenibile, intende promuovere una crescita sostenibile del lavoro nel rispetto dei diritti dell’uomo. Nel mondo sono circa 120 milioni le persone che vivono della produzione di caffè, in più di 80 Paesi diversi, e spesso in contesti in cui rischia di essere fragile la tutela dei loro diritti.

Anche in Italia, l’industria del caffè e dei pubblici esercizi ha un peso rilevante in termini di occupazione e produzione di ricchezza. Nonostante questo, l’adeguato riconoscimento e formazione della professionalità di tutti gli attori della filiera è ancora una questione aperta, soprattutto nei passaggi finali, in cui l’accompagnamento del prodotto al consumatore finale diventa cruciale per poterne apprezzare realmente il valore, la qualità e le sfumature del gusto.

Per questo i Caffè&Caffè aperti da Caffè Milani sono spazi pensati per far assaporare e conoscere l’universo di questa bevanda, e, al contempo, come opportunità per stimolare lo spirito imprenditoriale e innovativo e la passione, soprattutto dei giovani, per un’attività sempre più qualificata e responsabile. Centrale a questo proposito la figura del Brand Ambassador, che si costituisce come autorevole punto di riferimento per la strutturazione dell’intera offerta dei locali.

Competenza e qualità della proposta, come tratti distintivi della identità di Caffè Milani, si accompagnano infatti all’altrettanto cruciale attenzione alla formazione degli operatori del settore. Nasce da qui Altascuola Coffee Training, il progetto di formazione teorica e pratica finalizzata alla qualificazione professionale dei lavoratori dell’horeca, realizzato in collaborazione con l’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (IIAC) e con l’Istituto Espresso Italiano (IEI), che nello stabilimento aziendale di Caffè Milani a Lipomo trova una delle sue quattro sedi a livello nazionale e formatori d’eccellenza.

In una logica di formazione e di aggiornamento continui improntanti al learning by doing, Caffè Milani ha attivato diverse collaborazioni con Confcommercio Como e Lecco e con ENAIP Lombardia, associazione che opera nel settore dell’educazione, istruzione, formazione professionale e politiche attive per il lavoro. Per celebrare l’85esimo anniversario dell’azienda, è stato infatti creato un ricettario a partire dai blend e monorigini di Caffè Milani come ingredienti protagonisti, sviluppato intorno ai principi sostenibili del no waste, dei prodotti a km 0 e della valorizzazione del tessuto produttivo di prossimità.

Dalla collaborazione con gli Istituti alberghieri del territorio e i CFP (Centri di Formazione Professionale) del territorio, infine, nascono attività di laboratorio realizzate presso l’ampia e attrezzata sala dell’Altascuola Coffee Training e presso le aule corsi delle diverse scuole.

Come indica l’SDG 4 dell’Agenda di Parigi, l’istruzione e la formazione di qualità sono fondamentali per creare e migliorare le condizioni di vita delle persone, delle comunità e delle società, anche in quelle iniziative di convergenza tra istruzione di base e formazione professionale.

Il Gusto per l’Economia Circolare

L’Economia Circolare per Caffè Milani rappresenta la consapevolezza che non esiste nessun rifiuto nella lavorazione del caffè ma solo risorse e materie prime seconde che ne accrescono il valore.

Applicare i principi dell’economia circolare alla filiera del caffè significa imparare a valorizzare tutti gli scarti di produzione come risorse e materie prime seconde.

Con una produzione stimata in Italia di quasi 300mila tonnellate di fondi di caffè “fuori casa”, prodotti dal settore dei pubblici esercizi, a cui occorre aggiungere quella del consumo “a casa”, è evidente come il recupero e il riutilizzo di ogni forma di scarto rappresenti una prospettiva interessante, studiata negli ultimi anni da molte ricerche e sperimentazioni.

Ad oggi i fondi di caffè possono infatti essere utilizzati come fertilizzante naturale, come materia prima seconda per ricavare biocombustibili, come sostanza assorbente di metalli pesanti nel trattamento delle acque reflue e come substrato perfetto per coltivare i funghi senza consumare suolo. Non mancano inoltre progetti di trasformazione dei fondi di caffè in un biopolimero biodegradabile con il quale creare oggetti di arredo e di design.

Anche all’inizio del suo processo di trasformazione il caffè può rivelarsi una fonte di materia prima seconda grazie al recupero e reimpiego della silverskin, la pellicola argentea che riveste i chicchi e che viene rilasciata a seguito della tostatura. Questo particolare scarto industriale può prestarsi alla realizzazione di carta e cosmetici, secondo le ricerche condotte in collaborazione dall’Istituto di scienze e tecnologie molecolari del CNR, l’Università di Milano e Eurac Research.

Nel guardare con attenzione a tutte le prospettive di innovazione e ricerca nell’ambito dell’economia circolare degli scarti del caffè, Caffè Milani si impegna nella massima riduzione degli sfridi di lavorazione e nella corretta gestione e smaltimento dei rifiuti aziendali.

Un discorso a parte merita la iuta, materiale naturale utilizzato per fabbricare i sacchi da 60 kg nei quali viaggia il caffè verde che giunge allo stabilimento aziendale.  Una volta esaurita la loro funzione di imballaggio, i sacchi, con i loro bellissimi e vivaci colori e disegni dei Paesi di provenienza, vengono consegnati a una seconda vita come tessuto da tappezzeria di divani, poltroncine e pouf, o, insieme agli scarti delle bobine, trovano impiego come materiale per la realizzazione di accessori eco-fashion, quali borse, pochette e zainetti. Tutto questo grazie alla creatività e alla perizia dei giovani di In-Presa, ente di Carate Brianza che si occupa di formazione professionale, inserimento lavorativo, orientamento, sostegno scolastico e aggregazione per ragazzi in età di obbligo formativo, e con cui da anni Caffè Milani collabora.

Come indica l’SDG n.12, circa la produzione e il consumo responsabile, uno sviluppo sostenibile punta a “fare di più e meglio con meno”, grazie alla riduzione dell’impiego di risorse, del degrado e dell’inquinamento nell’intero ciclo produttivo, migliorando così la qualità della vita di ciascuno. E Caffè Milani si impegna quotidianamente per tradurre questo principio in realtà concreta.

Il Gusto per la Comunità

Caffè Milani ha portato il mondo del caffè nella sua terra. L’attenzione nei confronti del territorio è scritta da sempre nell’identità dell’azienda, attraverso il sostegno a iniziative socio-culturali del territorio. Perché un buon caffè ha anche il profumo della solidarietà.

“A chi, invece di bere un caffè in tutta fretta, si prende il tempo di assaporarlo e degustarlo. A loro vogliamo dedicare le nostre attenzioni, condividere i nostri segreti e la nostra passione.” Con questa frase Pierluigi Milani, presidente di Caffè Milani, rinnova l’invito quotidiano ad assaggiare un buon caffè all’italiana. Un invito nato nel 1937, quando nel centro storico di Como, a pochi passi dal lago, nasceva la bottega di Celestino Milani.

Caffè Milani da quel giorno è un’espressione di eccellenza del suo territorio. Adesso che il suo caffè è noto in tutto il mondo ed è arrivato in Cina e in Giappone, non è cambiato il radicamento alla sua terra e alla sua comunità.

Caffè Milani ha portato il mondo del caffè nella sua terra. E ha voluto raccontare come dietro i chicchi che sono stati macinati per produrlo c’è un mondo intero, fatto di luoghi, storie, persone e destini.

La stessa sede aziendale con un corpo di fabbrica dedicato interamente all’Esposizione Caffè Milani, aperta alle visite delle scolaresche e di tutti gli appassionati, testimonia di un rapporto di scambio vissuto come necessario in un’ottica di creazione di valore per tutta la comunità.

Sono numerose, infatti, le collaborazioni che Caffè Milani ha attivato a sostegno del territorio, con il Teatro sociale di Como, in campo culturale, con il Club Ciclistico Canturino e la Comense scherma, in campo sportivo, con gli Istituti alberghieri della provincia, nel campo della formazione, e con cooperative sociali nel campo della formazione e dell’inclusione.

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